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Coldiretti, vendemmia ottima ma con l’amaro in bocca: “I dazi frenano l’export”

Coldiretti, vendemmia ottima ma con l’amaro in bocca: “I dazi frenano l’export”
  • PubblicatoAgosto 25, 2025

Al caldo intenso di giugno ha fatto da contraltare un luglio più mite. Le piogge di fine agosto hanno poi completato la maturazione e favorito l’ingrossamento degli acini. Tutti elementi che, secondo Coldiretti Siena, lasciano intravedere le premesse per un’ottima vendemmia ormai alle porte.

“L’annata si presenta molto buona, la vendemmia si prospetta ottima. Non abbiamo avuto problemi di natura meteorologica o fitosanitaria come in altre annate: da un punto di vista sia quantitativo che qualitativo ci aspettiamo davvero un grande risultato”, sottolinea il direttore Simone Solfanelli.

Resta però l’amaro in bocca. I grandi rossi toscani oggi faticano ad affermarsi sul mercato, anche per un cambiamento nei gusti dei consumatori, sempre più orientati verso i bianchi. A questo scenario complesso si aggiunge la scure dei dazi statunitensi.

“Gli USA sono un mercato di riferimento, fondamentale per il nostro export: il 15% di dazi rappresenta un freno pesantissimo per le nostre esportazioni –  spiega Solfanelli – .Dal Senese esportiamo vino per oltre 400 milioni di euro, e di questa cifra circa il 60% è destinato al mercato oltre oceano”.

Di qui le richieste di Coldiretti alle istituzioni comunitarie: “Auspico che si possa riaprire la trattativa per esentare dai dazi i prodotti di qualità, come il vino della provincia, e al tempo stesso di sostenere le imprese che cercano di aprirsi a nuovi mercati, dall’Asia all’Africa”.

Nel mirino di Coldiretti finisce l’Unione Europea, accusata di aver gestito male la partita: “Non è sfuggito a nessuno che il dazio sulle automobili sia passato dal 27% al 15%, mentre quello sul vino da quasi zero al 15%. La figura che l’UE ha fatto in questa trattativa non è stata delle migliori”, conclude il direttore dell’associazione.

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Redazione