Beko, ecco le uscite volontarie: a fine agosto in tredici lasciano l’azienda

In viale Toselli Beko e sindacati hanno trovato l’intesa sulle uscite volontarie: stamani, in una riunione, è stata completata la procedura prevista dall’articolo 223 relativa ai licenziamenti collettivi, che consente di lasciare l’azienda accedendo a strumenti come la Naspi.
“Allo stabilimento Beko quattordici lavoratori usciranno il 28 agosto con la copertura della procedura 223”, comunica la segretaria della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero. «Altri tredici erano già usciti prima che fossero disponibili le tutele previste».
I sindacati chiedono ora ulteriori confronti per garantire una rotazione equa della cassa integrazione da settembre. “Gli operai saranno in gran parte presenti in azienda, con solo pochi giorni di cassa integrazione – spiega Massimo Martini, segretario Uilm Uil Siena –. Al contempo l’azienda intende sopprimere un turno, creando esuberi: alcuni rischiano di restare praticamente a zero ore”.
È previsto anche un tavolo sulla reindustrializzazione: “Probabilmente il 17 settembre ci incontreremo con azienda e Sernet per avere informazioni più dettagliate”, aggiunge Miniero.
Tra le ipotesi circolate, rilanciate oggi dal Corriere di Siena, figura anche Leonardo. Martini ricorda che Beko “ha smentito ogni interesse attuale” e “ha sottolineato la necessità di riservatezza”, pur riconoscendo che “un gruppo come Leonardo garantirebbe solidità e stabilità occupazionale”.
Il segretario della Fim Cisl Siena, Giuseppe Cesarano, ha infine annunciato che i sindacati provinciali incontreranno i candidati alle prossime elezioni regionali “per capire se Siena rientra in un piano industriale concreto e non solo in un discorso di propaganda”.