Cyberbullismo, un fenomeno che interessa oltre la metà dei minorenni. Se ne parla in un incontro al Santa Maria della Scala aperto alla cittadinanza
“In Italia 2-3 minori su 4 hanno subito o assistito a episodi di cyberbullismo. Questo significa che è un fenomeno molto vasto, molto diffuso e che troppo spesso ce ne accorgiamo semplicemente quando c’è un fatto di cronaca che ci colpisce, come un suicidio. Dobbiamo ben comprendere che questo è un fenomeno che si svolge nella quotidianità, tutti i giorni”. A parlare è Ivano Zoppi, segretario generale della Fondazione Carolina, nata in memoria della prima vittima acclarata di cyberbullismo in Italia, Carolina Picchio. “Nel 2013 aveva 14 anni e prima di togliersi la vita lascia una lettera al papà nella quale scrive “Le parole fanno più male delle botte”. Questo è stato lo stimolo, per il papà innanzitutto e poi per i professionisti che lavorano per la Fondazione, per creare questa realtà”, prosegue Zoppi.
Un tema, quello del cyberbullismo, che sarà al centro della “lezione aperta” organizzato da Synergie domani 30 settembre alle 9 al Santa Maria della Scala, in partnership con l’Istituto Sarrocchi, la Mens Sana Basketball e appunto la Fondazione Carolina. Una giornata di lavoro aperta alla cittadinanza e ai docenti di tutte le scuole.
“Come agenzia per il lavoro, Synergie ha la missione di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro – spiega Maria Chiara Lentini, responsabile della filiale di Siena di Synergie – il nostro focus sono sia le aziende del territorio che le persone del territorio, includendo tutta l’età. Crediamo molto nei giovani, ecco perché abbiamo una divisione interna chiamata Synergie School, che ha come focus i ragazzi nelle scuole”.
“In particolare – aggiunge Cristina Distefano, Hr Recruiter & Administration Synergie – con un progetto che facciamo in collaborazione con la Fondazione Carolina che si chiama “Cittadinanza digitale, una partita da vincere”. In questo progetto vogliamo educarci ed educare a usare la rete e quindi gli strumenti digitali nel modo giusto, non per ferire ma per costruire”.
“Anche i più recenti tristi fatti di cronaca hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto la scuola sia in prima linea nella prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo e soprattutto di cyberbullismo, che forse è quello più insidioso e più difficile da stroncare – dichiara Cecilia Martinelli, dirigente scolastico dell’I.I.S. Sarrocchi – la nostra scuola risponde a questo appello con diversi interventi, diverse azioni e abbondanza di risorse umane e finanziarie. Abbiamo accettato con grande entusiasmo questa iniziativa di Synergie”.
“Riuscire a trasmettere dei valori è molto importante, è un’aspetto che la nostra società cura tantissimo”, dice Michele Bottoni, responsabile marketing della Note di Siena Mens Sana Basketball”.
“Incontrare i ragazzi significa per noi costruire delle relazioni, far capire che la tecnologia non è un mostro, bensì uno strumento che può essere usato in maniera intelligente ma anche per far male, come nella storia di Caro – conclude Ivano Zoppi della Fondazione Carolina – e l’incontro di domani va proprio in quella direzione: riuscire a parlare con i ragazzi, riuscire a creare quella coscienza che gli permetta di fermarsi quando necessario e soprattutto di dire: guardate che c’è un mondo di adulti che è pronto ad ascoltarvi nel momento in cui avete bisogno. La Fondazione ha creato un team di pronto intervento composto da pedagogisti, psicologi, avvocati, esperti di cybersicurezza che lavora proprio per intervenire in quelle situazioni in cui è successo un caso di bullismo o cyberbullismo e c’è bisogno di lavorare con la classe e con il contesto, quindi la vittima, il bullo, i genitori, gli amici e quant’altro. Nelle diverse attività di prevenzione è incluso anche l’incontro con i ragazzi e con le scuole”.

