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Piste Protocollo equino, Fabio: “La priorità è l’addestramento dei cavalli da Palio e non l’organizzazione di corse”

Piste Protocollo equino, Fabio: “La priorità è l’addestramento dei cavalli da Palio e non l’organizzazione di corse”
  • PubblicatoGiugno 19, 2025

“La priorità dell’amministrazione comunale e del Protocollo equino è l’addestramento dei cavalli da Palio, la pista dovrebbe dunque riprodurre nei limiti del possibile il tracciato di Piazza, che in realtà è di per sé irripetibile. La priorità non è dunque l’organizzazione delle corse”. Così il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha risposto durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 19 giugno, all’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo progetto Siena Adriano Tortorelli e del gruppo Polis Gianluca Marzucchi in merito allo stato delle piste inserite nel Protocollo equino 2025 per le corse di addestramento dei cavalli da Palio.

“Premesso – ha detto il Sindaco – che quanto richiesto nei primi punti dell’interrogazione è agli atti, consultabili, pubblicati a suo tempo all’albo pretorio (atti che possono essere acquisiti presso il servizio Palio e la direzione Opere pubbliche e Opere Pnrr – manutenzioni), le piste dove avviene l’addestramento dei cavalli da Palio, ubicate in località Mociano (Comune di Siena) e nel Comune di Monticiano, risultano essere concesse in uso al Comune di Siena: la prima con contratto redatto il 9 settembre 2010, con conseguenti rinnovi taciti, per una somma di denaro annua da corrispondere ai proprietari pari originariamente a 30mila euro, poi dal 2016 23mila euro e quest’anno di 26.553,52 euro (adeguamento Istat), salvo recesso da parte del conduttore o delle concedenti entro novembre 2026. La seconda, ossia la pista ubicata in Monticiano denominata ‘Il Tamburo’, concessa in uso al Comune di Siena e di proprietà del Comune di Monticiano, con contratto del 23 dicembre 2022 e validità di cinque anni a decorrere dal 1 aprile 2022 (quindi con scadenza 2027), per una somma complessiva annua di 7mila euro da corrispondere al Comune di Monticiano”.

“Quanto ai costi di manutenzione – ha proseguito Fabio -, con atto dirigenziale del 7 marzo 2025 sono stati affidati a un operatore economico esterno i lavori di manutenzione ordinaria e fornitura di materiali per le piste di addestramento cavalli di Mociano e Monticiano, per un importo complessivo, comprensivo di Iva, pari a 22.473,91 euro, comprensivi dei costi relativi alla sicurezza. Tale affidamento comprende i lavori di ripristino iniziali del fondo delle piste, i lavori di mantenimento e preparazione del fondo delle piste per le giornate delle corse di addestramento previste nel protocollo equino e la fornitura di materiali. Vengono inoltre svolti, in amministrazione diretta, i lavori di manutenzione ordinaria del verde e aree pertinenziali, delle recinzioni, delle protezioni laterali dei tracciati delle piste, dei meccanismi della mossa e dei canapi”.

“Circa la valutazione relativa alla realizzazione di una nuova pista ubicata nel Comune di Siena – ha aggiunto il Sindaco di Siena -, per la quale ricevo, più o meno direttamente, continue sollecitazioni e proposte di varia natura, che ad oggi non ritengo praticabili, sono da valutare i costi (ricordo la spesa ingente sostenuta a suo tempo per Mociano), nonché e soprattutto, l’individuazione di aree di proprietà del Comune compatibili con tale destinazione, anche dal punto di vista delle infrastrutture idonee a rendere davvero fruibile l’area; aree che all’epoca evidentemente non vennero ravvisate se si optò per un terreno privato, e che ad oggi non ci sono”.

“Quanto (cito testualmente) all’utilizzo di materiali che consentano la fruizione della pista anche in caso di condizioni meteo avverse – ha concluso il Sindaco -, qualunque ipotesi non può comunque prescindere da alcune considerazioni: compito dell’amministrazione e scopo del Protocollo equino non è l’organizzazione di corse; se l’obiettivo è, come è, l’addestramento dei cavalli da Palio, la pista dovrebbe riprodurre, nei limiti del possibile, il tracciato di Piazza (che in realtà è di per sé irripetibile, non a caso anche il nuovo decreto tiene conto non solo di tradizioni, usi e costumi, ma cita anche la configurazione architettonica immodificabile dei luoghi dove si svolgono le manifestazioni cosiddette ‘storiche’ con equidi), e per l’addestramento non si può non considerare importante anche il fondo; personalmente mi sono informata e mi sono fatta una cultura sui materiali anche di ultima generazione, dal fondo ‘all weather’ alla sabbia silicea, ottimamente drenante, che permette un terreno compatto ed elastico, tutte soluzioni che dovrebbero consentire le buone condizioni della pista anche in caso di pioggia; ma in entrambi i casi sono da valutare attentamente le pendenze del percorso. Oltretutto, in tal caso si utilizza lo stesso materiale anche in Piazza del Campo, eliminando il ‘tufo’, e magari, come alcuni mi suggeriscono, lo si tinge? Vi ricordo sommessamente che qualunque nuova struttura o modifiche sostanziali agli attuali impianti potrebbero inopinatamente indurre a mettere in discussione il Palio in Piazza, cioè l’unico Palio che esiste”.

Il consigliere Adriano Tortorelli (Progetto Siena), che ha illustrato l’interrogazione, ha detto, nella replica, che “è bene in questa sede ripetere anche i costi, perché ci sia traccia dell’interrogazione fatta. Personalmente credo che il Comune di Siena abbia fatto un approccio al protocollo eccezionale, arrivando a dei livelli da poter insegnare a chiunque. Penso in sostanza che negli anni si sia raggiunto un livello massimo. Quello che volevamo segnalare con l’atto presentato riguarda le problematiche che sono emerse durante la gestione delle corse di addestramento in questi ultimi tempi. E’ rilevante il fatto è che non si possa avere, in questa situazione, una cognizione effettiva e fino in fondo dello stato di addestramento dei cavalli. E’ pur vero come non si possa replicare esattamente la Piazza, una diversità c’è. Sulla valutazione della costruzione di un circuito e una location nel territorio del Comune di Siena il Sindaco mi ha confermato come si stia lavorando anche in questo senso, ci sono diverse pressioni, che definirei logiche, su questi aspetti. E’ importante tenerle in considerazione, per approfondire e valutare la situazione. Non è chiaramente il caso di stravolgere le questioni relative al tufo in Piazza. Ribadisco l’importanza della festa e della sua della tutela, mantenendone le tipicità al di là di quelle che sono le pressioni esterne”.

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Redazione